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Differenza tra case vacanza e locazioni turistiche

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Se sei un proprietario di una casa per affitti brevi, è importante comprendere la differenza fra CAV imprenditoriale e locazioni turistiche e le implicazioni fiscali che questa attività comporta. Dal reddito generato alla gestione delle tasse, ci sono diversi aspetti da considerare. In questo articolo, esploreremo le responsabilità fiscali dei proprietari di case vacanze, i possibili vantaggi e ti forniremo consigli pratici per gestire la situazione fiscale in modo efficace.

Tabella dei Contenuti

Lettura Veloce

  • Per gestire una casa vacanza (CAV) è necessario avere partita IVA mentre la locazione breve è un contratto di locazione tra privati.
  • Le case vacanza normalmente possono offrire una vasta gamma di servizi aggiuntivi, mentre le locazioni turistiche non prevedono servizi alla persona.
  • Dal punto di vista legale, le case vacanza richiedono contratti di prestazione di servizi ricettivi, mentre per le locazioni turistiche è sufficiente un contratto di locazione abitativa con finalità turistiche.
  • Dal punto di vista delle autorizzazioni, le case vacanza richiedono una comunicazione al SUAP, mentre per le locazioni turistiche è richiesta una semplice comunicazione al Comune.

Affitti brevi del punto di vista legale

Una delle principali differenze tra le case vacanza (CAV) e le locazioni turistiche è che le prime sono considerate attività commerciali e per questo è necessario aprire una Partita IVA, mentre per la locazione turistica non è obbligatorio. Attenzione, perchè la legge fissa un numero massimo di appartamenti che possono essere gestiti senza necessità di partita IVA.

Inoltre, la locazione breve non prevede l’erogazione di servizi alla persona come il cambio delle lenzuola e le pulizie durante il soggiorno, mentre la casa vacanza può offrire una vasta gamma di servizi aggiuntivi.

Dal punto di vista legale, la gestione di una casa vacanza richiede la stipula di contratti di prestazione di servizi ricettivi con i clienti, mentre per la locazione turistica è sufficiente un contratto di locazione abitativa con finalità turistiche. Quest’ultimo può essere sottoscritto solamente da soggetti privati, deve avere una durata inferiore a 30 giorni e non è soggetto a registrazione presso l’Agenzia delle Entrate.

Per quel che riguarda le autorizzazioni, la casa vacanza richiede la comunicazione al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) di inizio, sospensione e termine dell’attività, mentre per la locazione turistica è richiesta una semplice comunicazione al Comune. Inoltre, la casa vacanza è disciplinata dalla Legge n. 217/1983, mentre la locazione turistica è regolata dal codice civile.

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Alloggiati Web, Questura, Redditi

Per entrambe le attività è obbligatorio farsi accreditare al servizio Alloggiati Web della questura di competenza e comunicare, nelle tempistiche previste dalla legge, i dati di tutti gli ospiti in arrivo.

Dal punto di vista fiscale, i redditi derivanti dalla casa vacanza sono considerati redditi d’impresa.
I redditi derivanti dalla locazione turistica sono considerati “redditi fondiari”: in questo caso puoi optare per il regime della cedolare secca al momento della dichiarazione dei redditi. Questo regime semplificato può essere vantaggioso dal punto di vista fiscale perchè prevede un’aliquota fissa del 21%. E’ opportuno emettere ricevute non fiscali agli ospiti: ricorda, se l’importo supera i 77,40 € sarà necessario applicare sulla ricevuta una marca da bollo da 2 €.

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Sia gestire una casa vacanza che una locazione turistica richiede un impegno rilevante e continuativo, in quanto gli ospiti si aspetteranno un simile livello di accoglienza, pulizia e assistenza prima, dopo e durante il loro soggiorno.

Per quanto riguarda i servizi offerti, nella casa vacanza è possibile (da verificare nelle leggi e regolamenti regionali) offrire servizi e attività collaterali, mentre nella locazione turistica è preclusa l’erogazione di servizi alla persona.

Dal punto di vista del viaggiatore, non ci sono differenze significative tra una casa vacanza e una casa locata per fini turistici. Entrambe si prenotano online e offrono un soggiorno simile. Tuttavia, per la locazione turistica è consigliato avere un contratto di affitto, al fine di tutelare entrambe le parti.

Conclusione

Queste due tipologie di affitti brevi presentano differenze sia dal punto di vista legale che fiscale: è importante conoscere le normative regionali e locali per gestire correttamente queste attività. e non incappare in irregolarità.

Sei un proprietario di immobili e vuoi affittare la tua proprietà per brevi periodi senza preoccuparti delle complessità legali e fiscali? Lascia a noi la gestione della tua proprietà. Contattaci per una consulenza gratuita.